28 Μάρτιος 2017 – Decimomannu Air Force Base
L’Amico Roberto Zanda, από Decimomannu, έχει συνηθίσει τις εικόνες έξω από τα συνηθισμένα και για άλλη μια φορά δεν ήθελε να έρχονται σε αντίθεση με τον εαυτό του.
Συνεργοί rischieramenti με μερικές καμπάνες και σφυρίχτρες εδώ που μας προσφέρει ένα άλλο εξαιρετικό έγγραφο.
Nella seconda metà del mese di marzo si sono portati sul sedime dell’aeroporto sardo alcuni BAE Hawk T2 del IV(R) Squadron della Royal Air Force per svolgere esercitazioni in un clima decisamente più mite di quello della RAF Valley in cui gli aerei sono normalmente basati. Gli aerei erano stati preceduti nel mese di febbraio da un loro collega Special Color, anch’esso fotografato da Roberto (chi se lo fosse perso, lo può rivedereο οποίος).
Contemporaneamente sono stati rischierati anche alcuni T 346 Master della nostra Aeronautica Militare che, Ασφαλώς, sono stati molto invidiati dai piloti inglesi.
Gli aerei italiani hanno volato con dispenser SUU-20, capaci di lanciare 4 razzi da 2,75 pollici e 6 bombette da esercitazione BDU-33. Ricordo che le BDU non contengono esplosivo ma solo un fumogeno per indicare il punto di caduta e pesano circa 25 libbre (12,5 κιλό) l’una. Gli aerei inglesi, durante tutto il periodo, hanno volato con il solo serbatoio ventrale da 100 Galloni (454 lt).
I BAe Hawk T2 sono la versione più recente dell’ormai anziano ma sempre molto performante trainer inglese. Dispongono di Glass Cockpit, Head Up Display e comandi HOTAS (Hand On Throttle And Stick). Il motore è l’ultima versione del turbofan Rolls Royce/Turbomeca Adour, la Mk 951, dotata di FADEC (Full Autority Digital Engine Control) e con una spinta di circa 6500 lb (περίπου 2900 Kg/spinta).
Ben più moderno il Master portato dal 61° Stormo dell’Aeronautica Militare. Dotato di tutti i più moderni apparati avionici e spinto da 2 Honeywell F 124-GA-200 da 2900 Kg/spinta ciascuno è in grado di preparare in maniera ottimale i piloti che dovranno poi pilotare i Typhoon o gli F 35 Lightning II che equipaggiano la nostra Aeronautica.
Roberto, insieme ai soci del Club Frecce Tricolori di Cagliari, ha anche avuto la possibilità di passare qualche ora all’interno dell’aeroporto e fotografare da vicino i rullaggi e la preparazione degli aerei.
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