14 settembre 2020 – Militarflugplatz Meiringen
Il 2020 sarà ricordato nella storia come l’anno del Covid19 ma per gli spotter sarà anche ricordato come l’anno del Grande Deserto: tutte le occasioni per vedere un po’ di aerei sono state via via annullate. In Italia le già rare occasioni si sono piano piano diradate fino ad annullarsi quasi del tutto. Anche il grande Air Show che si attendeva per festeggiare i 60 anni delle Frecce Tricolori è stato rimandato al 2021.
Insieme agli Air Show, complici anche le misure di lockdown in vigore nei vari Paesi, in questi mesi è stato anche molto difficile uscire dai confini nazionali per fare qualche fotografia negli aeroporti militari delle nazioni vicine. Fra questi, senza dubbio, Meiringen rappresenta una delle mete favorite, soprattutto per gli spotters che abitano nel nord della nostra penisola.
E così, visto che ora le misure di contenimento si sono un po’ allentate e considerato che in questi giorni era previsto uno degli ultimi rischieramenti dei venerandi Northrop F 5E Tiger II per i corsi di ripetizione dei piloti di milizia, non ci siamo fatti sfuggire l’occasione. La fida Spottermobile ha messo la prua a nord e, 3 ore 1/2 dopo la partenza, ha fermato le ruote sul solito raccordo dell’aeroporto adibito a parcheggio: comincio a credere che abbia memorizzato la strada in una sorta di autopilota.
Mentre ci rechiamo al primo punto di osservazione sentiamo l’inconfondibile suono dei General Electric F 404-GE-402 che si mettono in moto e, dopo una decina di minuti, vediamo sfilare gli Hornet rossocrociati sul raccordo, per recarsi in testata 10 e decollare. Fra di loro c’è anche il J-5233, uno degli 8 F/A 18D biposto delle Forze Aeree Svizzere, diventato famoso per aver abbattuto un drone MQM-178 con un missile AIM 120C-7 nel poligono svedese di Vidsel, fra il settembre e l’ottobre del 2018. Grazie a questa prestazione porta orgogliosamente il marking dell’abbattimento sotto il parabrezza.
Notevole anche il piccolo badge portato sul lato destro della fusoliera del monoposto J-5015: lo scudetto creato per i 40 anni delle Frecce Tricolori portato da ormai 20 anni!
Veniamo a sapere che questa è la seconda wave della mattina e, come in quella precedente, non partecipano i Tiger: speriamo che decollino alla prossima.
I decolli si succedono veloci e in pochi minuti il silenzio si riappropria della valle su cui è distesa la pista dell’aeroporto del Canton Berna.
Si fa vedere anche un Eurocopter EC 635 che effettua un rapido atterraggio e decollo. Gli F 18 si ripresentano dopo appena 50 minuti sul cielo campo per concludere le missioni e ci prepariamo agli atterraggi. Solo il biposto effettua un touch ‘n go mentre tutti i monoposto toccano terra con l’aerofreno aperto e, atterrando dalla testata 10, si infilano immediatamente nel raccordo per avviarsi direttamente alla strada che li porta nel rifugio in caverna di cui è dotata la Base. E’ ormai quasi mezzogiorno e decidiamo di mettere qualcosa sotto i denti: la prima missione del pomeriggio è lontana.
Al nostro ritorno da pranzo notiamo che la biga si è spostata in testata 28 e decidiamo di fotografare la wave pomeridiana dal tetto dello shelter posto proprio accanto ad essa: uno dei posti più belli dell’intero sedime. Mentre ci avviamo sentiamo che gli aerei mettono in moto e non ci sono solo i rumori dei turbofan GE: anche i J 85 dei Tiger fanno sentire il loro sibilo. Complessivamente vanno in volo 5 Hornet e 4 Tiger: 2 di questi ultimi in livrea della Patrouille Suisse.
Gli F 5 decollano sempre in coppia ed è bello vederli rullare, disporsi in coppia in testata e attendere che la gamba anteriore del carrello si estenda per aumentare l’angolo d’attacco in decollo (guardate bene il filmato e lo noterete chiaramente). Gli ultimi 2 decolli degli Hornet li Canonizzo dal cancello che c’è proprio accanto alla testata: l’emozione di sentire i postbruciatori accesi a tutta potenza è sempre tantissima, come la gratitudine che si prova per gli inventori dei tappi per le orecchie: sarebbe impossibile resistere senza danni permanenti all’udito.
Per gli atterraggi ci spostiamo dalla parte opposta per avere il favore della luce e anche qui il bottino che ci portiamo a casa nella fida SD all’interno della fotocamera è pesante.
I decolli dell’ultima ondata li facciamo dalla terrazza sopra il ristorante: wave mista anche in questa occasione, con gli F 5 sempre in coppia: 7 minuti e sono su tutti e 9 gli aeroplani.
Torniamo allo shelter per gli atterraggi: gli F 5 sono i primi, appena una quarantina di minuti dopo l’ultimo decollo. Chiude le danze il biposto pochi secondi prima delle 17:00.
Torno a casa felice, con un bottino interessante. Abbiamo avuto molto caldo: mai successo qui. Il sole ha picchiato tutto il giorno e sono abbastanza provato: speriamo che la fida spottermobile si ricordi la strada di casa
Non mi rimane che lasciarvi le foto……