10 e 11 ottobre 2017 – Meiringen Flugplatz

La tradizione si ripete.
Come ogni anno l’Aeronautica Militare della Confederazione Elvetica ha organizzato, sul poligono in quota di Axalp, la consueta manifestazione annuale per mostrare a tutto il mondo l’efficienza dei velivoli e l’addestramento dei piloti e del personale di terra. Inutile dire che, come sempre, l’organizzazione e l’ospitalità della Schweizer Luftwaffe si è dimostrata ai massimi livelli.

 

La trasferta comincia la mattina del giorno 10, con il trasferimento a Meiringen. Arrivato verso mezzogiorno ho preso possesso della camera in un grazioso alberghetto nella località di Hasliberg. Quest’anno il meteo è particolarmente clemente e la vista che si gode dalle finestre della camera è particolarmente suggestiva, facendo pregustare lo spettacolo del giorno dopo.

Dopo aver scaricato i pochi bagagli ed essermi rinfrescato un minimo mi reco immediatamente a Meiringen. La vista dell’aeroporto dall’alto è sempre magnifica, con la pista distesa nella valle, in questa stagione adornata da tutti i colori dell’autunno.

 

 

 

 

 

 

 

L’aeroporto è già in pieno fermento. Capisco immediatamente che già oggi le esercitazioni sono nel vivo quando, dopo il decollo di 4 Hornet, li sento sopra il poligono di Axalp e, da lontano, riconosco il muggito del cannone M 61 Vulcan da 20 mm che spara contro i bersagli.

 

Le pacifiche mucche svizzere continuano le loro attività, noncuranti del fragore di numerosi aerei ed elicotteri che continuano a decollare e atterrare senza sosta.

 

 

 

Alcuni minuti dopo vedo anche in quota gli F 5 Tiger II e riconosco anche il rumore dei cannoncini M 39 del piccolo bimotore della Northrop. Intanto a Meiringen si preparano i Super Puma per i passaggi con il Bambi Bucket per dimostrare le capacità antincendio e atterrano i 2 Turbo Porter che hanno lanciato i parà sul poligono a 2400 mt di quota. La mimetica dei Super Puma e dei Cougar elvetici risalta benissimo con la luce radente del pomeriggio e questo mi permette di fare una valanga di foto. Verso sera decollano altri 2 Hornet che riprendo anche in atterraggio dalla sommità dello shelter di fianco alla testata 28. Sono gli ultimi movimenti della giornata. Si alza la barriera, la torre mobile se ne va e capisco che questa sera, purtroppo, non ci saranno voli notturni. Peccato. Me ne torno in albergo a riposare le stanche membra: domani sarà una giornata intensa.

 

 

La mattina del giorno 11 alle 08:00 sono già operativo. Sono uno dei primi a parcheggiare l’auto negli spazi appositamente predisposti e, proprio mentre apro la portira per scendere, sento il classico motore dei turbofan F404 degli Hornet che vengono messi in moto. Conto 8 ululati: sono in 4. Affretto il passo verso la terrazza posta sulla sommità della palazzina mensa e la raggiungo mentre gli F 18 entrano in pista. Il sole comincia a fare capolino dalle montagne poste alle spalle dell’aeroporto e un po’ di nebbia comincia ad alzarsi dai prati, creando un paesaggio quasi fiabesco. I 4 F 18 decollano in sequenza mentre l’area comincia ad animarsi. Diversi Super Puma, Cougar e EC635 sbattono la nebbia con i loro rotori, formando scie di condensazione circolari con i loro rotori. Decido di andare a riprendere gli atterraggi da una posizione più favorevole e ne approfitto per ritirare il pass.Ah…già. Non ve l’ho detto? Oggi salgo ad Axalp in elicottero.Niente scarpinata. L’Aviazione Militare Elvetica ha accreditato Aviaspotter.it e il passaggio in elicottero A/R fa parte del pacchetto.

L’appuntamento è per la conferenza stampa alle 11,10 in aula magna. Ce la faccio comodamente a riprendere gli atterraggi e a tornare.

Mi avvio quindi verso lo shelter di ieri ma, arrivato sul posto, non sono soddisfatto: ho il sole contro, basso e intenso e valuto che delle foto in queste condizioni sarebbero da buttare. L’aria però è carica di umidità e gli aerei in atterraggio formeranno delle scie interessanti: non posso farmi sfuggire l’occasione. Scendo dallo shelter e mi avvio, in mezzo all’erba bagnata, dall’altra parte del sentiero di atterraggio. Quando arrivo ho i pantaloni bagnati fino alle ginocchia ma la posizione è formidabile: mi trovo proprio all’inizio del nastro di asfalto, con il sole basso alle spalle. La vista panoramica qui sotto non riesce a dare l’idea dello scenario

Decido di montare il 70-300. Da li a poco la formazione di 4 si presenta sul cielo campo ed effettua la classica apertura. I calabroni con l’emblema rosso crociato sulla coda si vedono da lontano sul sentiero di atterraggio: dalle ali si dipanano scie di condensazione lunghe decine di metri e, ogni tanto, sull’estradosso compaiono nuvolette che, quando gli aerei sono sopra di me, diventano di tutti i colori.
Uno spettacolo incredibile!!!
Al termine degli atterraggi mi dirigo verso l’appuntamento. Ripercorro splendidi e bucolici prati verdi. Le mucche di Meiringen mantengono un perfetto aplomb e continuano a brucare l’erbetta in santa pace.

Alle 11:00 si aprono le porte dell’Aula Magna e tutti gli invitati prendono posto. Fra loro noto i rappresentanti di diverse forze armate del mondo: Tedeschi, Francesi, Ungheresi ma anche Statunitensi, Messicani, Cinesi e Sud-coreani. Non dimentichiamo che questo è il 75° anniversario del poligono e va festeggiato adeguatamente. In questo senso il meteo ha fatto un regalo gigantesco: erano 4 anni che l’evento veniva annullato.
Alle 11:10, puntuale, comincia la conferenza stampa del Comandante delle Forze Aeree della Confederazione Elvetica, Lieutenant General Aldo C. Schellemberg. Purtroppo è tutta in tedesco e in francese, lingue che non conosco, ma capisco, fra le righe e interpretando la presentazione bilingue che anche in Svizzera si dibattono nelle paludi della diminuzione della spesa per la Difesa.

Finita la conferenza veniamo accompagnati sul piazzale per la salita sugli elicotteri. Divisi in gruppi di 16 consegniamo le carte d’imbarco per la salita, veniamo pesati e, quando arriva l’elicottero a noi assegnato, prendiamo posto al suo interno.

Nel nostro caso si tratta di un Aérospatiale AS 332M1 Super Puma, matricola T-314, per caso lo stesso esemplare con cui avevamo fatto il giro del lago di Brienz 2 anni fa, in occasione della mancata salita all’Axalp per maltempo (il servizio di allora lo trovate qui). L’imbarco avviene con il rotore in moto e le fasi sono piuttosto concitate. Lo spazio a bordo non è tantissimo ma i sedili sono comodi e le cinture a 4 punti con allaccio sternale non infastidiscono minimamente.

Ho la fortuna di prendere posto proprio dietro i piloti e mi godo quindi anche la vista del Cockpit.


Il volo dura proprio pochi minuti ma ci permette di vedere dall’alto il poligono. Vediamo anche diverse persone che ancora stanno affrontando la salita a piedi. Il rallentamento dell’elicottero ci segnala che stiamo per atterrare. La macchina è quasi in hovering, scossa da forti vibrazioni, e lo spostamento in avanti è proprio minimo.


Atterriamo su una piazzola di dimensioni lillipuziane, si spalancano i portelloni e scendiamo in fretta, incamminandoci lungo uno stretto sentiero a strapiombo sulla montagna (ma protetti da una robusta rete che impedisce eventuali cadute). Il tutto è durato talmente poco che si stenta a credere di poter essere saliti di 1700 mt circa. Il panorama è completamente cambiato: il lago è sotto, in basso, lontano e il Wildgarst e il Garstenhorn, davanti a noi, sono pieni di neve. Uno scenario mozzafiato. Ci cerchiamo un posto dove assistere all’evento, non senza difficoltà. La gente è già tanta, anche nel recinto riservato a noi. Si stima che quest’anno, per ogni giorno della manifestazione, siano state presenti in quota circa 6000 persone, divise fra la vetta dell’Axalphorn, dove ci troviamo noi e lo Tschingel, posto alla nostra destra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il programma dice che alle 14:00 si comincia e la puntualità svizzera non si smentisce. Il Fliegerschiessen Axalp 2017 viene aperto da una coppia di F 18 Hornet, bassissimi, che vomitano flare a go-go. Immediatamente si uniscono ad altri 2 esemplari per cominciare i tiri con il cannome M 61 Vulcan. Risentire il suono del gatling a 6 canne rotanti mi fa tornare indietro al 2008, alla prima esperienza qui (il servizio qui). I passaggi sono velocissimi e da più direzioni.E’ veramente complicato stare dietro a tutto. Gli aerei arrivano da destra, da dietro e da davanti e, appena sparata la raffica, cambiano direzione e si infilano dietro una montagna, spesso facendo repentini rovesciamenti che permettono ai piloti di incassare meno G possibile. Finito con gli Hornet e la volta di 6 Tiger II. Stavolta i cannoncini che sparano sono 2 per aereo e anche l’agile bireattore della Northrop mette in mostra le sue doti, seguendo le stesse modalità del fratellone più grosso.
Dopo le prove a fuoco tocca al nuovo gioiello da addestramento di Pilatus, il turboelica PC 21 che si destreggia in velocissimi passaggi in tutte le posizioni e lascia la scena alla formazione composta dagli F 18 e dagli F 5 che hanno effettuato i passaggi di prima.


Tocca ora alla componente ad ala rotante dell’Aeronautica Svizzera con 2 Cougar che effettuano un passaggio con i Bambi Bucket e scaricano acqua nella valle, subito seguiti da una formazione composta dal Cougar T-335 e dal EC-635 T-368 che, dopo un veloce passaggio si separano. Il primo dei due ritorna immediatamente e apre la sua esibizione solista con una pioggia di flare che illumina la valle.

Si esibisce poi in un impressionante sequenza di passaggi a fil di roccia e virate a coltello per dimostrare la capacità di operare veramente “nap of the edge”. Il piccolo EC635 invece si esibisce in una simulazione di salvataggio con recupero della barella con il vericello.
Lo spettacolo continua con l’entrata in scena del Capitano Nicolas “Vincent” Rossier, Demo Pilot del Solo F 18 per quest’anno. Altra dimostrazione con abbondante uso di post-bruciatore, livello di decibel a palla e abbondante uso di flare. Per ultima la Patrouille Suisse, in grande spolvero: non è proprio usuale vedere una pattuglia acrobatica compiere le proprie figure a 2400 mt di quota in mezzo alle montagne. La manifestazione viene chiusa dal passaggio di una formazione di 8 fra Cougar e Super Puma che attraversano la valle.

E’ stata 1 ora 1/2 di adrenalina a fiumi. Mi fanno male le braccia a furia di sostenere fotocamera e teleobiettivo e brandeggiare il tutto in ogni direzione, ma la felicità è alle stelle. Uno spettacolo entusiasmante, senza pause che ha messo in mostra mezzi e capacità molto peculiari: volare e sparare  in mezzo alle montagne necessita di addestramento particolare e gli uomini della Schweizer Luftwaffe lo fanno molto bene.
Attendiamo pazientemente il nostro turno per il volo di ritorno a Meiringen gustandoci ancora il paesaggio che ci circonda.

La discesa la facciamo abordo del Cougar T-332 che atterra a pochi metri da noi, ci imbarca e si precipita a terra. Il volo dura meno di 5 minuti: il GPS mi dice che siamo scesi di 1700 mt in meno di 2 minuti! Sfiliamo di fianco alla pista di Meiringen e per allinearci per l’atterraggio i piloti effettuano una virata che ci schiaccia sui sedili. Posiamo le ruote e scendiamo in fretta.


La pista è già chiusa, le barriere alzate e mi accingo quindi a lasciare questo Paradiso.

2 giorni entusiasmanti, con un meteo insolito per la stagione, che ha permesso a me e a tutte le persone convenute per l’evento di godere di uno spettacolo indimenticabile.
Come nel 2008 vi lascio solo con un pensiero: non importa come salirete ma fatelo. Axalp è per un appassionato di aerei come il viaggio alla Mecca per un Musulmano: una volta nella vita bisogna farlo.

Aviaspotter.it desidera ringraziare  il Lt. Gen. Aldo C. Schellenberg, la Sig.ra Alina Gysin dell’Ufficio Comunicazione della Forza Aerea Svizzera, tutto il personale della Base Aerea di Meringen e delle Forze Aeree Svizzere che hanno duramente lavorato per quest’edizione dell’Axalp Fliegershiessen.

Qui sotto tute le foto: