Meiringen AFB – 24 Marec 2022
Dnes sa v Emmene konala tlačová konferencia k aktualizácii programu AIR2030 švajčiarskymi orgánmi (l’articolo lo trovate ktorý).
Fa sempre piacere vedere gli F 35, ma l’odore di kerosene bruciato dai reattori in moto mi attira prepotentemente.
La distanza che separa l’aeroporto di Emmen da quello di Meiringen è di 50 km circa, la giornata è bellissima e la decisione è presto presa.
Mentre attraverso a piedi la pista, in mezzo ad uno scenario di incomparabile bellezza, comincio a vedere i cambiamenti che stanno avvenendo ai margini dell’aeroporto:
lo shelter alle spalle del passaggio a livello è stato demolito e al suo posto sta sorgendo un altro edificio. Anche quello accanto alla testata pista 23 non c’è più e al suo posto non c’è niente.
Erano 2 spotter point eccezionali: soprattutto quello in testata consentiva fotografie veramente eccezionali agli aerei in atterraggio. hriech.
Guardo la posizione della biga mobile e la vedo in testata 23 e quindi mi dirigo verso tale postazione utilizzando la strada bianca che corre lungo il canale di irrigazione che costeggia la bassa rete di confine della pista. La strada è utilizzata da grossi camion ribaltabili dell’Esercito che raggiungono un cantiere situato poco lontano che sollevano enormi quantità di polvere. Mi posiziono sul lato destro della carreggiata e grazie alla leggera brezza che spira da sud riesco ad evitare di finire impolverato ad ogni passaggio.
Finalmente si aprono i portoni dei 2 rifugi a bordo pista che rivelano, al loro interno, 2 Hornet pronti per la missione pomeridiana. L’inconfondibile rumore dei 4 General Electric F404 comincia a farsi sentire ma ne sento altri 6 che si accendono dal piazzale davanti al rifugio in caverna: vedrò 5 vzlietnuť.
Dopo i controlli di rito i 2 F 18 escono dai rifugi e si avviano verso la testata pista. Vedo anche l’arrivo degli altri 3 che si sistemano nel piazzale dietro il terrapieno che si trova di fianco alla testata pista. Nel frattempo veniamo sorvolati da un F 18 che si appresta all’atterraggio. Sento il suono del passaggio a livello stradale che si chiude e vedo che i 2 Hornet che si stavano portando al decollo si fermano al punto attesa.
Il 5012 appoggia le ruote proprio davanti a me e subito dopo cominciano i decolli.
Prima i 2 aerei usciti dagli shelter, poi un biposto e poi due monoposto con configurazioni di armamento (inerte) molto particolari: jeden 2 lanciatori doppi di AMRAAM ai piloni subalari interni e l’altro con gli AMRAAM singoli ai piloni subalari esterni. Tutte due portavano anche gli AIM 9X alle tips oltre al consueto serbatoio ventrale. I missili alle postazioni subalari li avevo visti solo in display statico nel 2016 in occasione dei festeggiamenti per i 75 anni dell’aeroporto (l’articolo lo trovate ktorý).
I movimenti sono rapidissimi e in poco più di 4 minuti il suono dei postbruciatori lascia ancora lo spazio al cinguettio degli uccellini.
C’è ancora lo spazio per il ronzio di un paio di PC 7 impegnati in decolli e atterraggi ma poi la biga si sposta e viene alzata la rete in testata 23. Gli atterraggi avverranno per 05.
Mi sposto pertanto al passaggio a livello, anche perché il vento è girato e la polvere ora mi investe tutte le volte che passano i camion, posandosi sulle lenti delle fotocamere e infilandosi dappertutto.
Prima degli Hornet si presenta anche un ormai raro F 5F Tiger II biposto che effettua un touch ‘n go. E’ già alto quando arriva dalle mie parti e le foto sono tutte sparate controsole. Speriamo che il filmato sia un pochino meglio
Come i decolli, anche gli atterraggi avvengono in perfetta sequenza. Purtroppo tutti molto lontani: riesco a riprendere giusto i rullaggi con l’aerofreno esteso. Attendo ancora pochi minuti e un solitario PC 6 Porter atterra, per fortuna un po’ più vicino, per evitare un lungo rullaggio.
Adesso la giornata può dirsi veramente conclusa. Mi rimane solo da fotografare il Tiger impalato mentre ritorno all’auto.
Godetevi le fotografie