18 September 2021 – Rivolto del Friuli AB
In 2020 sarà ricordato nella storia come l’anno della pandemia che ha sconvolto il mondo.
Fra i tanti eventi cancellati, sicuramente uno di quelli che ha dispiaciuto di più la comunità degli appassionati di aerei, è stato l’air show per festeggiare i 60 in anno Frecce Tricolori.
Gli strascichi del COVID 19 li sentiamo ancora oggi e, igitur, tutte le manifestazioni della PAN programmate in Italia per il 2021 sono state cancellate.
Tutte … meno una.
Infatti le Frecce Tricolori hanno festeggiato il loro 60° compleanno sull’aeroporto di Rivolto del Friuli il weekend del 18 et 19 Septembris una cum proxime 20.000 populus in 2 diebus.
Questi fortunati sono quelli che sono riusciti ad aggiudicarsi un pass per l’ingresso, rigorosamente contingentato per limitare gli assembramenti e i conseguenti rischi.
E così eccomi qui, al cancello della Base di Rivolto del Friuli, casa da 60 anni della Pattuglia Acrobatica Nazionale.
Le pratiche di accredito sono velocissime e in pochi minuti posso accedere in auto alla Base per recarmi al parcheggio che si trova sul lato opposto della pista rispetto al cancello.
Dopo il controllo dell’accredito, la validazione del Green pass e l’ispezione dello zaino fotografico posso accedere alla manifestazione. Il “recinto” per i fotografi è accanto alla tribuna d’onore, dove oggi siederà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e proprio di fronte allo schieramento degli MB 339 Frecce Tricolori. Ho il tempo per andare a fotografare la mostra statica e ne approfitto.
Sono esposti solo aerei dell’Aeronautica Militare: praticamente tutta la prima linea di aerei da combattimento e elicotteri. In più il Gulfstream G 550 CAEW, che è sempre un bel vedere.
Tutti gli aerei (escluso l’F 35A) sono molto vicini alle transenne e per le riprese sono costretto a montare il grandangolo spinto.
Il giro comincia con il cielo ancora coperto e finisce con sprazzi di sole e azzurro. Ci si prepara al programma di volo e così mi affretto alla mia postazione.
L’HH139 del 15° Stormo sventola il Tricolore sull’asse pista mentre risuonano le note dell’Inno di Mameli: è il segnale per l’inizio delle esibizioni della mattina.
Alcune pattuglie acrobatiche estere sono venute a portare il saluto e gli auguri alle Frecce Tricolori e lo fanno con i loro volteggi: gli Orlik, su PZL Orlik, dalla Polonia, i Midnight Hawk, su BAe Hawk, dalla Finlandia, la Patrulla Aguila, su CASA C 101, dalla Spagna e la Patrouille Suisse, su Northrop F 5E Tiger II, dalla Svizzera si alternano nel cielo e con i loro fumi disegnano acrobazie nel cielo del Friuli.
Dopo le pattuglie acrobatiche estere è la volta del “Team Legend”, formato da aerei che hanno fatto la storia dell’addestramento militare italiano, accompagnati dagli addestratori del presente della Forza Armata: FIAT G 46, North American T 6 Texan, haec 208 e SF 260, MB 326E e K in formazione con MB 339A e C e T 346 hanno allietato il pubblico prima con un paio di passaggi in formazione e poi con passaggi solisti. La loro passerella sul raccordo è stata coperta dai postbruciatori di 2 Typhoon del 51° che sono decollati in scramble per simulare la scorta ad uno slow mover impersonato, Rursus, da un HH 139 del 15° Stormo. E’ sempre impressionante vedere i Typhoon in formazione con un elicottero, a poco più di 200 km / h, con il muso altissimo ma inchiodati in ala senza perdere nemmeno un piede di quota.
Il loro atterraggio precede il decollo del KC 767 Tanker e di 2 AMX che si preparano per l’evento tattico.
L’esibizione del C 27J e del T 346 del Reparto Sperimentale di Volo sono, semper manducat, superlative. Il massiccio bimotore da trasporto viene fatto volteggiare come fosse un piccolo monomotore da acrobazia aerea nelle sapienti mani dei dimostratori dell’AM mentre l’addestratore bimotore mette in mostra le sue doti di potenza e agilità che denotano prestazioni degne di un dogfighter piuttosto che di un trainer.
Sull’esibizione del Typhhon è inutile dire qualcosa. Il caccia di 4ª Generazione dell’Aeronautica Militare si rivela sempre essere una bestia di gran razza, sicuramente una delle migliori del mondo.
Terminata la sequenza del Reparto Sperimentale è la volta dell’evento tattico.
Si parte con il decollo di 2 Ager 101 Caesar, immediatamente seguiti dal fragorosissimo decollo corto dell’F 35B, alla prima presentazione al grande pubblico.
ego 2 grossi elicotteri volteggiano nel cielo campo mentre in cielo si alternano F 35, Turbo, AMX e Typhoon. L’AM ha veramente fatto le cose in grande e la simulazione è di grande realismo. Tenete conto che tutti gli asset partecipanti erano carichi con armamento simulato: bombe LGB nella stiva dell’F 35 e sotto le ali del Typhoon, JDAM ventrali sul Tornado. Gli AMX portavano un pod Reccelite sul pilone ventrale e in alcuni passaggi hanno sganciato flare a bassa quota per simulare la difesa da missili antiaerei a guida infrarossa.
Il carosello è durato una 20ina di intensissimi minuti e si è concluso con l’F 35B che prima si è fermato in volo davanti le tribune e poi ha eseguito un atterraggio cortissimo.
Il passaggio del KC 767 in formazione con F 35A, Turbo, AMX, Typhoon, G 550 CAEW, C 27J e C 130J ha suggellato la fine dell’evento.
Nel frattempo i 10 piloti delle Frecce Tricolori si sono portati sui loro Pony e il caratteristico sibilo dei Viper degli MB 339 ha cominciato a riempire l’aria.
Il tempo di far passare F 35B e AMX e anche gli aerei delle Frecce Tricolori possono avviarsi verso la testata pista.
Il Comandante Gaetano Farina è in piedi davanti alla tribuna d’onore, cuffia sulla testa, pronto per guidare da terra le evoluzioni della Pattuglia Acrobatica più numerosa al mondo.
L’esibizione è stata una delle più belle e perfette a cui ho mai assistito: le Frecce Tricolori sono tornate. E sono tornate per restare! E’ vero che non sono mai andate via: nell’anno del COVID hanno percorso la penisola in lungo e in largo per spandere il loro abbraccio tricolore e ridare speranza a tutti gli Italiani, ma vederli volteggiare a casa loro è sempre uno spettacolo impareggiabile
Speriamo sia di buon auspicio per un futuro di ritorno alla normalità e privo di limitazioni.
Ad te imaginibus