20 ottobre 2021 – Axalp Ebenfluh

E così, dopo il 2008 (il servizio qui) e il 2017 (e qui), è arrivato l’Axalp del 2021, il 3° per AviaSpotter.it.
Quello del 2019 era saltato causa condimeteo avverse (le foto fatte a Meiringen le trovate qui) e l’anno scorso è inutile che vi dica il motivo che aveva impedito la salita al poligono.

Quest’anno la tradizione è ripresa e non mi sono fatto sfuggire l’occasione.
La partenza è fissata per le 05:00 e le ruote si muovono in perfetto orario. L’asfalto scorre liscio sotto le ruote e oggi decidiamo di percorrere il Passo del Susten per raggiungere la nostra meta. Il meteo oggi è perfetto ma la neve ha già fatto capolino ai 2224 mt di altezza. In discesa verso Meiringen troviamo un po’ di nebbia ma rientra tutto nella norma: si dissolverà fra poco.

 

 

 

 

 

 

Al nostro arrivo parcheggiamo senza problemi negli spazi indicati e predisposti e ci rechiamo immediatamente verso l’ingresso dell’aeroporto, non senza riprendere prima le famose vacche-spotter di Meiringen

Come ogni anno le Forze Aeree Svizzere mettono a disposizione di Ospiti e Media gli elicotteri Super Puma e Cougar per l’ascensione al poligono di Axalp e anche quest’anno avrò la possibilità di non salire a piedi. Le pratiche di identificazione si svolgono in maniera molto efficiente e in brevissimo tempo ci ritroviamo all’interno della Base in attesa di assistere al briefing.
Intanto gli elicotteri cominciano a portare in quota i primi ospiti e ne approfitto per riprendere le prime foto. Decollano anche 4 Hornet per la sortita mattutina e non me li faccio scappare.
Alle 11:50 precise comincia il briefing Maggior Generale Peter “Pablo” Merz che dal 1 luglio 2021 ha sostituito il Maggior Generale Bernhard “Benü” Müller nel ruolo di Comandante delle Forze Aeree Svizzere. Si parla di situazione internazionale, di minacce attuali e future e delle future acquisizioni decise dal Governo elvetico per fare in modo che i confini e la popolazione siano al sicuro. I futuri difensori si chiameranno Patriot e Lightning II: rispondono pienamente ai requisiti svizzeri per quanto riguarda prestazioni ed economicità e nei prossimi anni li vedremo con indosso la croce bianca in campo rosso.
Al termine della presentazione ci avviamo verso la linea volo per l’imbarco.

Veniamo divisi a gruppi di 16 e poi ci disponiamo in 2 file da 8: una sale dal portellone scorrevole su un lato e una da quella sul lato opposto. L’imbarco avviene in pochi secondi, con il rotore in moto e dopo esserci tutti assicurati con le cinture a 4 punti si decolla. Nella fotografia qui sotto potete vedere il tracciato GPS dell’ascesa.

Pochissimi minuti e veniamo sbarcati sulla microscopica piazzola alle spalle del posto di comando di Ebenfluh ( Kommandoposten Ebenfluh – KP Ebenfluh). Anche la discesa dall’elicottero avviene a rotore in moto e in pochi secondi il nostro ascensore a pale rotanti ritorna in aria verso un novo carico, lasciando il posto alla macchina che ci segue a pochi secondi di distanza. Il meccanismo è oliato e perfettamente efficiente: 5 elicotteri hanno portato in quota più di 500 persone in meno di 2 ore e in perfetta sicurezza!
Qui sotto il filmato del volo

Lo scenario in quota e, come sempre, mozzafiato: le tre postazioni principali per il pubblico (Brau, Tschingel e Ebenfluh, quest’ultima riservata a media e ospiti) sono allineate di fronte al Wildgarst già punteggiato di neve e la vista delle Alpi lascia senza fiato.
Alle 13:30 si comincia.
Il primo Hornet si presenta basso nella gola e ci distrae dal secondo che si infila fra l’Ebenfluh e lo Tschingel, a pieni postbruciatori e sganciando flare come se non ci fosse domani, lasciandoci storditi dal rumore e dallo spavento. I passaggi con l’uso del Vulcan da 20 mm che spara verso i bersagli si susseguono senza sosta. Alla fine la formazione dei 4 protagonisti (condita anche in questo caso da flare a profusione) ci riserva la sorpresa della presenza dell’Hawker Hunter T.Mk.68 J-4206 HB-RVV “Double Victory” alla sua ultima esibizione in un airshow ufficiale. Il sabato successivo il velivolo è stato ritirato dalla linea di volo del Fliegermuseum Altenrhein ed è ora esposto al pubblico nel museo dell’associazione.

Lo spettacolo prosegue con il display del Super Puma Display Team che riesce a far volteggiare il grosso biturbina francese in spazi minimi e, come sempre, ci regala un albero di natale di flare come raramente se ne vedono in giro. Seguono 2 elicotteri dello stesso tipo equipaggiati con i Bambi Bucket carichi di acqua che spargono all’interno della valle.
Tocca poi alla missione di Air Policing in cui 2 Hornet intercettano un Pilatus PC 24.
E’ poi la volta dei paracadutisti che vengono lanciati in quota da 2 PC 6 Turbo Porter che poi effettuano un volo in formazione molto basso, seguiti da una formazione mista con F 18, PC 7 e PC 21. Alla fine del passaggio l’Hornet si sgancia e il rombo dei postbruciatori dello Swiss Hornet Display Team (pilotato quest’anno dal Capt. Yannick “Fönsi” Zanata) riempie l’aria. Una performance tiratissima e molto efficace che si conclude con un passaggio veloce al limite di Mach 1, con le onde d’urto ben visibili sullo sfondo della roccia.

Il rumore dei 2 F 404 viene sostituito dal sibilo dei 1600 sHP del PT 6 del piccolo addestratore PC 21 di Pilatus: piccolo di dimensioni ma grande nelle prestazioni e nella velocità che non manca di dimostrare ai comandi del tenente colonnello Daniel “Stampa” Stämpfli.
Manca poco ormai alla conclusione dell’evento. Il tempo di portare  con un Super Puma una squadra delle forze speciali (KSK: Kommando Spezialkräfte) su un altura davanti al pubblico e da qui sparare con mitragliatrici e lanciamissili anticarro sui bersagli posti sulla parete di fronte.
La conclusione della manifestazione tocca, come sempre, alla Patrouille Suisse che con i suoi magnifici F 5E Tiger regala al pubblico salito a 2341 mt di quota un ultima dose di emozioni.

L’evento è concluso. Il meteo ci ha assistito (non sarà lo stesso, purtroppo, il giorno dopo, con l’evento cancellato a cusa di forti venti e pioggia in quota). Ci premiamo con un ricco pranzo in attesa del volo di ritorno, più breve ma altrettanto emozionante.

Il ritorno verso casa è senza storia.
Rimane come sempre la consapevolezza di aver avuto il privilegio di assistere ad un airshow come nessun altro al mondo, in uno scenario di incomparabile bellezza, organizzato in maniera impeccabile. 

Si ringraziano le Forze Aeree Svizzere, l’Ufficio Stampa dell’Esercito Svizzero, gli equipaggi dei Super Puma che ci hanno trasportato in poligono e tutte le persone che hanno fatto di Axalp 2021 un evento perfetto e indimenticabile.

A voi le foto