23 novembre 2019 – Museo di Volandia
Molti di voi l’avevano già visto, all’Air Show di Linate, a fare da sfondo alle performance musicali dei Rockin’1000 o al concerto finale di Cristina D’Avena. La scritta che campeggiava sul lato lasciava poca fantasia sulla destinazione del velivolo ma in molti si saranno chiesti quando sarebbe arrivato. Beh…..l’attesa è finita. Dopo un viaggio notturno dal piazzale dell’Aeronautica Militare di Linate al prato di Volandia, il piccolo trimotore è “atterrato” sul prato di Volandia dove, a breve, potrà essere visitato da tutti.
Purtroppo il viaggio e la sistemazione del velivolo sono stati accompagnati da una pioggia incessante che ha messo veramente a dura prova i nervi e la pazienza dei volontari dell’Associazione Amici di Volandia che si sono occupati dello smontaggio, del trasporto e del rimontaggio del Codling, come era stato soprannominato dalla NATO.
Lo Yakovlev Yak 40 è un piccolo trimotore a getto ad ala bassa diritta, sviluppato in Unione Sovietica negli anni 60. Il primo volo del prototipo è stato effettuato il 21 ottobre 1966 e rimase in produzione ininterrottamente dal 1967 al 1981. L’aereo ha capacità STOL (decollo corto) e necessita di minimo supporto a terra, essendo completamente indipendente, sia per quanto riguarda gli impianti interni sia per quanto riguarda quelli esterni (è stato uno dei primi jet ad avere una scaletta incorporata per la salita e la discesa dei passeggeri)
Fu sviluppato per sostituire i numerosi Lisunov Li 2 (copia dei DC 3/C 47 Dakota americani) e Iliushin Il 14 che volavano in quegli anni su tutto lo sconfinato territorio russo. Entrò in servizio nell’Aeroflot, la compagnia di bandiera sovietica, il 30 settembre del 1968. La produzione terminò nel 1981, dopo che la fabbrica di Saratov costruì più di 1000 esemplari. Gli Yak 40 dell’Aeroflot, nel corso della loro carriera, hanno trasportato più di 350.000.000 di passeggeri! I 3 turbofan da circa 1500 kg di spinta ciascuno permettevano a questo velivolo, che poteva pesare fino a 16 tonnellate al decollo, di spingersi fino a 550 km/h circa di velocità massima.
Diversi Codling (questo era il nome dell’aereo assegnato dalla NATO) furono esportati nel mondo e alcuni raggiunsero anche l’Italia. Fra di essi l’esemplare ora di Volandia che, dopo aver volato fino agli anni 90, prima in Unione Sovietica e poi in Russia, ha raggiunto l’Italia con le matricole che ancora porta sulla coda (EL-CAR) e qui ha volato fino alla fine degli anni 90. E’ stato bloccato a terra per vari problemi burocratici ed economici, finendo all’asta per 55.000€ nel novembre 2009. L’asta andò deserta e fino ad oggi l’aereo è rimasto sul prato di Linate.
Grazie all’amico Roberto Miriani possiamo rendervi partecipi dell’arrivo e del successivo rimontaggio dell’aereo.
Inoltre vi presentiamo alcuni particolari e, soprattutto, le foto del cockpit. L’aereo mostra tutti i suoi anni ma gli interni sono incredibilmente affascinanti
Ecco le foto