Milano Linate [LIML] – 12 ottobre 2019
Oggi è una data importante.
L’ultimo Air Show, a Milano Linate, si è tenuto il 6 luglio 1957, più di 62 anni fa.
E oggi si replica.
Bisognava aspettare la chiusura di 3 mesi dell’aeroporto per rifare la pista e cominciare a mettere mano all’aerostazione per arrivare a questo. C’è voluto tanto tempo e oggi vedremo se ne è valsa la pena.
Il programma di volo è molto invitante, con la partecipazione di vari aerei acrobatici e diverse pattuglie acrobatiche “leggere”. L’Aeronautica Militare dovrebbe intervenire in forze, con praticamente tutti gli assetti da combattimento e infine la Pattuglia Acrobatica Nazionale, le nostre FRECCE TRICOLORI che, come di consueto, chiuderanno lo show con il programma completo.
Arrivo sull’aeroporto intorno alle 09:00 del mattino: il pubblico non è ancora entrato e assedia gli ingressi, in attesa che si spalanchino le porte. Il tempo non è dei migliori: c’è il sole e, per essere quasi metà ottobre, fa quasi caldo. Purtroppo è la visibilità che lascia a desiderare: quella verticale è discreta ma quella orizzontale è decisamente scarsa. Speriamo che con un po’ più di caldo, la foschia si sollevi un po’.
Attacco subito la statica, disposta sul lato della pista “corta” dell’aeroporto. Gli aeroplani sono qui da giovedì e sono atterrati proprio sulla pista 17/35 dell’aeroporto cittadino di Milano. Causa orario antelucano, gli abitacoli di alcuni sono ancora coperti. Arrivo fino all’area dedicata all’Aeronautica Militare, dove sono esposti, nell’ordine: Un General Atomics RQ 1 Predator, uno dei 2 droni più grandi in servizio nella Forza Armata, la sezione anteriore di un Tornado, la sezione anteriore di un F 104 Starfighter, il mock-up di un AMX-T e quello di un MB 339 in colorazione PAN. Tutti questi pezzi comprendono i cockpit che sono visitabile e già presi d’assalto dai pochi presenti. La Forza Armata è anche presente con il simulatore dell’MB 339 PAN e vari stand, fra cui quello della Rivista Aeronautica.
Dopo le fotografie di rito mi muovo verso il resto della statica: dopo l’A 109 dei Vigili del Fuoco, trovo un AW 139 della Guardia di Finanza, che ha la particolarità di essere il 1000° esemplare uscito dalle linee di montaggio di Cascina Costa e, per questo, porta una particolare decorazione sul fianco. Più avanti è esposto anche un fiammante AW 169, appena consegnato. La statica è chiusa da Carabinieri e Polizia di Stato che, fra gli altri, espone un P 68 Observer, sempre particolare con la sua cabina ampiamente vetrata.
Per fortuna la foschia si alza un po’ e alle 13:30, puntuale, si apre l’Air Show: oggi è, in teoria, giorno di prove, ma alcuni dei partecipanti partecipano al programma solo oggi e vogliono far vedere a tutti di che pasta sono fatti. Le capriole degli acrobati del cielo riempiono lo spazio aereo dell’aeroporto e incollano con il naso in su tutti i presenti: solisti, aerei in coppia, in 3 e in 4. Addirittura un elicottero che inanella tonneau e looping come non ci fosse un domani. Bellissima anche la wingwalker su un biplano Stearman di un colore veramente fotogenico.
Il rumore comincia ad aumentare con il passaggio della pattuglia “LEGEND”, composta da S 208, SF 260, T 6 Texan, MB 326, MB 339CD e T 346. La pattuglia era scortata da un KC 130J Hercules, dalla cui rampa posteriore abbassata, la Troupe Azzurra scattava fotografie alla formazione.
C’è anche il tempo per qualche passaggio decisamente aggressivo di un A 320 dell’Alitalia: si vede che ai comandi c’è un ex Frecce Tricolori.
Il clou arriva con l’HH 139 SAR dell’Aeronautica che, dopo aver aperto l’evento con un passaggio con la Bandiera Nazionale sulle note dell’Inno di Mameli, simula il salvataggio di una persona in difficoltà con l’utilizzo del verricello. Di seguito una formazione di 4 AMX del 51° Stormo di Istrana effettua un passaggio (anche loro scortati dall’Hercules “fotografico”) in formazione. Dopo la rottura i singoli velivoli simulano un attacco alla base provenendo dalle diverse direzioni e allietando le orecchie dei presenti con diversi decibel di sani turbofan urlanti.
Non fanno in tempo ad allontanarsi i Ghibli che ecco arrivare la formazione composta da un Typhoon, un Falcon 900 e un F 35 Lightning II. Il più recente acquisto dell’AM si stacca dalla formazione e, dopo un passaggio con le baie ventrali aperte, effettua anche lui un passaggio con il postbruciatore acceso, giusto per far sentire a tutti il rumore del più potente motore militare attualmente in servizio.
La coppia di Tornado che arriva subito dopo però non può essere da meno, e i fornelli degli AB accesi sono spesso visibili quando i 2 caccia-bombardieri di Ghedi silulano l’attacco della pista.
E’ arrivato finalmente il momento che tutti attendevano: le Frecce Tricolori, come di consueto, arrivano dalle spalle e si vede subito che vogliono stupire. Durante le prove si usano solo i fumi bianche ma oggi è speciale e il tricolore dipinge subito il cielo di Milano. Impeccabili come sempre pennellano la loro tavolozza: loro non possono sentire ma la gente applaude ad ogni figura della formazione e ogni passaggio del Solista.
Purtroppo la scarsa visibilità ci mette lo zampino e, per oggi, salta l’apertura della Bomba e relativo incrocio: speriamo per domani.
Alla fine il Tricolore più lungo del mondo si stende sopra l’Idroscalo e il primo Air Show a Linate dopo 62 anni può dirsi concluso.
Un successo? Sicuramente sì. Il pubblico è entusiasta: non capita spesso da queste parti. E poi adesso comincia il concerto dei Rockin’1000.
Domani si replica.
Godetevi le foto di oggi