Bunáit Aeir Amendola - 30 Samhain 2018
lá a Trí (Is féidir grianghraif de na chéad agus an dara lá a fháil a agus a) alla TLP 2018-04, Amendola, chun leanúint leis an ócáid ag Lá Meáin.
An lá, breá eagraithe, Lig sé an lucht éisteachta a taithí phearsanta ar staid an chláir F 35 san Iodáil.
An chéad chuid den maidin (láthair an gCeann Foirne Aeir, Foireann Air Force Ginearálta Alberto Rosso) Bhí sé dírithe ar an Cheannasaí na comhdhála an Sciathán 32, Colonel David Marzinotto, sugli assett che lo equipaggiano: MQ 1 Creachadóir A +, MQ 9 Reaper e F 35A Lightning II. Questa dotazione fa dell’aeroporto di Amendola il centro d’eccellenza dell’Aeronautica Militare con una delle più alte concentrazioni tecnologiche al mondo.
Amendola (ICAO: LIBA) è enorme, i suoi 14,5 km di perimetrale e 1100 ettari di superficie ne fanno l’aeroporto militare più grande d’Italia e secondo in Europa solo a Ramstein. Si trova a circa 15 km a est di Foggia, lungo la Statale “Garganica” ed è intitolato al Tenente Pilota Luigi Rovelli, medaglia d’oro al valore militare.
Gli APR (Aeromobili a Pilotaggio Remoto) sono in dotazione al 28° e al 61° Gruppo e, mar a luadh cheana, sono i MQ 1 Predator A+ e i MQ 9A Reaper. Questi aeromobili della General Atomics solo a prima vista possono sembrare dei grossi aeromodelli. Sono invece stipati di quanto di meglio la tecnologia moderna sia riuscita ad inventare in fatto di sistemi di visione e trasmissione delle immagini e riescono a orbitare sugli obbiettivi assegnati fino a 30 uair an chloig (!) senza interruzione, trasmettendo in qualsiasi punto del mondo le informazioni catturate. Hanno operato in tutti i Paesi dove le nostre Forze Armate hanno compiuto e compiono azioni. In questo momento esistono 2 distaccamenti: uno a Sigonella (61° Gruppo) e l’altro in Kuwait, ad Ali Al Salem. Inoltre compiono missioni in caso di eventi a rischio (G 8 2009, Giubileo 2015), calamità naturali o soccorso (operazioni Mare Sicuro e Mare Nostrum nel Mediterraneo). Il primo e più anziano modello pesa al decollo fino a poco più di una tonnellata mentre il secondo, decisamente più grosso e prestante, ne pesa oltre 4 1/2. Per sfruttare a fondo le loro prestazioni non basta il solo pilota, ma è necessario un equipaggio di 4 daoine: Pilota, Sensor Operator, Mission Monitor Coordinator e Avionics Specialist, un team altamente specializzato che opera fianco a fianco per spremere dai sensori dei velivoli fino all’ultimo bit utile.
Dopo la parte dedicata ai droni, è stata la volta del 13° Gruppo con il suo Lockheed Martin F 35A Lightning II, il nuovo aereo di 5ª generazione in dotazione all’Aeronautica Militare. Vi dico subito che la presentazione è stata entusiasmante e interessantissima per l’evidente balzo qualitativo compiuto dal nuovo JSF (Joint Strike Fighter) che ha lasciato in una scia di polvere tutto quello che c’era prima.
Non si tratta solo di prestazioni, ma di tutto il modo di concepire gli aerei da combattimento. Chi avrà questi aerei sarà avanti mille miglia rispetto a tutti gli altri e l’Italia non sarà fra questi ultimi !
An t-aerárthach, atterrato ad Amendola per la prima volta il 12 Nollaig 2016, è attualmente presente in 10 esemplari nelle file dell’Aeronautica Militare. E’ stato selezionato dall’AM e dalla Marina Militare per sostituire Tornado, AMX e AV 8B che stanno per terminare la loro vita utile. Il requisito iniziale prevedeva, rispetto a queste macchine:
– L’incremento del raggio di combattimento con armamento nelle baie interne
– Bassissima segnatura radar e capacità di operare in ambienti ad elevato livello di minaccia
– Avionica avanzata e completamente integrata, con data link e capacità di targeting ad elevata distanza e precisione
– Capacità net-centriche.
Tutto questo garantisce all’F 35 di essere una vera macchina da Superiorità Aerea, in grado di collezionare informazioni e distribuirle tempestivamente in network ai decisori. Un vero moltiplicatore di forze quindi, dotato di più di 150 processori che elaborano qualcosa come oltre 8,6 milioni di righe di programmazione software (rispetto a 1 milione di righe degli aerei di 4ª Generazione come il Typhooon o le 2,2 milioni dell’F 22) !!! Non dimentichiamo poi la dotazione sensoristica: l’avanzatissimo radar a scansione elettronica AN/APG 81, FLIR, IRST e CNI (Communications, Navigation and Identification), il tutto integrato nel display proiettato all’interno della visiera dell’elmetto del pilota (HMS), consentendogli di avere una “consapevolezza della situazione” a 360°, una capacità senza precedenti !
Il nuovo Lightning sarà quindi il “Game Changer” dell’Aeronautica Militare, dotandola di una piattaforma capace di penetrare, sopravvivere, raccogliere e distribuire informazioni essenziali/strategiche e fornendo uno strumento rilevante per le relazioni internazionali a salvaguardia degli interessi nazionali.
Dopo la coinvolgente presentazione, il Colonnello Marzinotto ha lasciato il palco al Colonnello Andrés Maldonado, Comandandante del Tactical Leadership Programme, che ha illustrato il programma TLP in generale e l’evento di Amendola in particolare. L’esercitazione si protrarrà fino al 14 dicembre e quasi ogni giorno è prevista una missione di diversi velivoli di tutte le nazioni partecipanti (An Iodáil, Stáit Aontaithe Mheiriceá, An Ghearmáin, Belgio e Olanda) divise in Red Force e Blue Force.
A conclusione è intervenuto il CSMA, Go ginearálta S.A.. Alberto Rosso per dare la notizia del raggiungimento della IOC del 13° Gruppo (riportata a), primo reparto in Europa a conseguire questo traguardo.
A seguire siamo stati accompagnati all’interno della cittadella dell’F 35, dove era stata preparata una statica con un esemplare di tutti gli aerei presenti all’esercitazione e con la possibilità di porre domande ai piloti partecipanti.
E’ stata una grande giornata, che ha permesso ai presenti di tastare con mano il significato profondo di “Aeronautica 4.0”, un concetto che già il precedente CSMA, Generale Vecciarelli, aveva introdotto e che oggi abbiamo visto spiegato nel modo più diretto e credibile: le fíricí.
Bain sult as na grianghraif: