22 agosto 2011 – Monino
Dopo 2 giorni di pioggia scrosciante, finalmente mi alzo con il bel tempo. La giornata promette bene con cielo azzurro e nuvolette bucoliche: oggi si va al mitico Museo della VVS a Monino. Il viaggio l’ho accuratamente pianificato e arrivo alla biglietteria del Museo senza problemi per sentirmi dire……che è chiuso !!!! Non è possibile !!!! Protesto in italiano e in inglese ma la signora non conosce ne uno ne l’altro. Probabilmente però intuisce che sono leggermente alterato e mi accompagna fuori, parla in un walkie talkie e mi accompagna verso un cancello. Capisco che quella è l’entrata all’esposizione all’aperto e li trovo il guardiano che mi indica un 8 con le dita. Gli do 800 rubli e entro: sono da solo dentro al museo di Monino !!!! Un sogno che si avvera.
Intorno a me, all’aperto, si succedono aerei di cui ho solo sentito parlare. Quasi tutte le macchine sono in buone condizioni e la verniciatura “tiene”. Probabilmente il “natural metal” della mimetica sovietica è più resistente ai rigidi climi russi.
Buona parte degli aerei esposti hanno carichi appesi ai piloni subalari. Alcuni sono freschi di verniciatura o comunque sono stati appena restaurati. Al museo è infatti attivo un gruppo di appassionati che “cura” amorevolmente gli aerei: se volete dare un occhiata al loro lavoro li trovate all’indirizzo http://aviarestorer.ru/. Il testo è in cirillico ma le foto sono interessanti e molto esplicative.
Mi faccio il mio giro: ogni tanto approfitto della solitudine (anche se nel frattempo sono arrivate un altro paio di visitatori) per scavalcare le recinzioni e avvicinarmi un po’ agli esemplari più rari.
Mi tolgo anche la soddisfazione di accarezzare le ruote del Tu 95: vi sembrerò un cretino ma è stata una grande emozione.
A voi le foto….