23-26 luglio 1999 – RAF Fairford
Quello del 1999 è stato il mio primo (e, per ora, ultimo) Tattoo.
Il RIAT è uno di quegli avvenimenti che gli appassionati di aerei devono ASSOLUTAMENTE vedere almeno una volta nella vita: vedere decine e decine di aerei militari provenienti da tutto il mondo, in mostra statica e presentati in volo, praticamente a perdita d’occhio non è spettacolo di tutti i giorni.
Io ho avuto la fortuna di vedere quello del 1999. L’11 settembre non lo poteva ancora immaginare nessuno, come nessuno poteva immaginare la crisi economica che, di lì a poco, avrebbe sconvolto gran parte del mondo. Era il 50° anniversario della NATO, la potenza vincitrice della guerra fredda, e si voleva festeggiare l’occasione in grande stile.
Per l’occasione si sono dati convegno circa 360 aerei (la lista completa potete trovarla qui) provenienti da ogni parte del mondo. Aerei di tutte le epoche e di tutte le dimensioni: dai biplani della prima guerra mondiale ai giganteschi trasporti L0ckheed C 5 Galaxy e Antonov 124. Dai caccia Supermarine Spitfire allo stealth F 117. Dal bombardiere Lancaster al supersegreto (allora) Northrop B 2 Spirit.
Allora fotografavo ancora con i rullini di diapositive. In 3 giorni (sabato e domenica di Airshow e lunedì dedicato alle partenze) ho consumato 80 rullini da 36 pose!!
Le star dell’evento sono stati, chiaramente, gli aerei invisibili dell’USAF. Ma anche gli F 8 Crusader dell’Aeronavale francese e i Sukhoi 27 Ukraini hanno fatto la loro bella figura. E come dimenticare lo Starfighter italiano del Reparto Sperimentale di Volo con la livrea nera a stelle: forse il più bello di tutti i tempi.
Nel 1999 la mimetica standard monogrigia era già diffusa ma non imperante come adesso: il colore era ancora diffuso e gli aerei non sembravano tutti uguali.
Bando alle ciance….godetevi i tempi che furono